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La VERITÀ sul glutine

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C’è un SACCO di confusione sul fatto che il glutine sarebbe, oppure no, un vero e proprio pericolo per la salute. Anche molti giornalisti, in celebri programmi televisivi nazionali, hanno più volte mostrato la storia da 2 punti di vista completamente opposti, mettendo in risalto alcuni esperti che dichiarano che il glutine ha effetti negativi solo su una piccola percentuale della popolazione, che è ufficialmente “intollerante al glutine” o che presenta la celiachia; altri esperti affermano che il glutine ha effetti negativi su una parte molto grande della popolazione, provocando varie infiammazioni e malattie di tipo autoimmune, di cui la maggior parte delle persone non si accorge.

Allora porto con me uno degli esperti che ho trovato su questo argomento, per spiegare esattamente in che modo il glutine potrebbe avere effetti negativi su di TE…  sapevi che il glutine potrebbe causare la formazione di “piccoli buchi” nel tuo intestino (intestino permeabile), dovuti all’infiammazione cronica che può provocare il glutine… e può anche provocare carenze nutrizionali dovute ai danni arrecati alle cellule specializzate, presenti nel tuo intestino, che controllano l’assorbimento dei nutrienti.

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La VERITÀ sul Glutine

di Kelsey Kale – Natural Food Chef &  Nutrizionista

Una delle obiezioni più comuni che ricevo dalle persone quando parlo dei vantaggi del cibo senza glutine è: “Beh, sì, lo avrei eliminato – ma non ho problemi con il glutine”

Anche se questo può essere vero per una piccola percentuale della popolazione, ulteriori studi stanno dimostrando che anche quelli tra noi che pensano di “non avere problemi con il glutine,” in realtà hanno effetti collaterali mangiandolo – solo che non ce ne rendiamo conto.

Non sempre questi sintomi sono necessariamente invisibili (anche se, a volte, i pazienti con celiachia non hanno sintomi evidenti subito dopo aver mangiato glutine) – il più delle volte diamo la colpa dei nostri sintomi a qualcos’altro, e ci dimentichiamo di pensare al glutine come alla fonte del problema.

Le misteriose ragioni per cui il glutine è nocivo

Considera questi fatti:

>> Le reazioni all’ingestione di frumento possono essere suddivisi in tre tipi… Cominciamo con alcuni principi fondamentali. C’è una differenza tra l’essere “allergico” al glutine, celiaco oppure solo intollerante al glutine.

Le reazioni allergiche, quali eruzioni cutanee e problemi respiratori, sembrano essere legate ad una varietà di proteine del frumento. Alcuni studi condotti con le proteine del frumento purificate, che monitoravano gli specifici anticorpi autoimmuni contenuti nel sangue dei pazienti, hanno mostrato che il 60% ha manifestato una risposta anticorpale alle α-gliadine e β-gliadine, il 55% alle γ-gliadine e il 48% alle ω-gliadine.

D’altra parte, alcune reazioni al frumento, come la FDEIA o “anafilassi frumento-dipendente indotta da sforzo” (uno scioglilingua, lo so!) sono sindromi note per essere provocate da una specifica tipologia di proteine del grano, le ω5-gliadine.

E ‘importante notare che le persone con intolleranza al glutine non hanno le stesse reazioni dei soggetti con celiachia (anche se i sintomi potrebbero essere gli stessi) – l’intolleranza al glutine non presenta la stessa risposta autoimmune della celiachia. Le persone con intolleranza al glutine hanno più di una reazione, come ad esempio “creare una barriera per combattere questo irritante”, mentre i soggetti con celiachia danno inizio alla costruzione di un esercito interno e sviluppano specifici anticorpi per il glutine, in modo che siano sempre pronti.

>> Oggi la celiachia è 4 volte ( 400% ) più diffusa di quanto non lo era 50 anni fa.

I medici e gli scienziati stanno osservando che la popolarità delle diete senza glutine non è solo una moda – il numero effettivo di persone che presenta una vera e propria risposta autoimmune al glutine è in aumento. Una risposta autoimmune è più grave di una intolleranza, perché questa risposta fa sì che il corpo dia inizio ad attaccare le sue stesse cellule. Una intolleranza, o sensibilità al glutine, è meno grave, ed è simile alla reazione a un raffreddore o a un parassita, che attacca l’”invasore”, ma non il tuo stesso organismo.

Questo incremento dei casi di celiachia è probabilmente dovuto ad una combinazione di sperimentazione costante e ibridazione della pianta del grano, nel tentativo di aumentare il tasso di crescita e la quantità di grano prodotta da ciascuna pianta. C’è anche da considerare il fatto che, oggi, il grano e la farina rappresenta la base della dieta di una persona media (anche in paesi come la Cina, dove il riso era un alimento base, i prodotti a base di grano stanno cominciando a prendere piede, e i casi di malattie glutine-correlate stanno cominciando ad aumentare).

Inoltre, poiché non esistono misure di controllo in atto per determinare se questo “grano” elaborato di recente è sicuro per l’alimentazione umana (o se le piante di nuova creazione presentano effetti collaterali, se consumate dagli esseri umani), mettiamo in tavola un qualcosa che si chiama “grano” che però, in realtà, è tutt’altra cosa rispetto alla pianta originale, conosciuta e amata dai nostri nonni.

>> Fino al 29% della popolazione potrebbe essere allergico o intollerante al glutine e non saperlo.

In uno studio pubblicato nel 2007, alcuni ricercatori hanno effettuato delle biopsie intestinali su pazienti celiaci ed altri che non presentavano sintomi glutine-correlati. In seguito all’esposizione alla gliadina (un componente del glutine), in cinque dei sei dei pazienti “senza sintomi” sono state evidenziate tracce di proteine autoimmuni infiammatorie nel sangue.

Studi simili, condotti sulle popolazioni del Regno Unito e della Germania, hanno dimostrato una sensibilità al glutine 3 volte maggiore rispetto a quanto inizialmente immaginato.

Queste “proteine autoimmuni del sangue” sono indicatori che riferiscono all’organismo di creare una reazione ad una infiammazione a livello di sistema (in particolare nel nostro intestino). Questo accade per due motivi: primo, aiuta il nostro corpo a sbarazzarsi dell’oltraggioso glutine il più rapidamente possibile; secondo, ci invia un messaggio doloroso che ci dice di non mangiare più quel cibo.

Questa infiammazione, estesa a tutto il corpo, affatica il nostro apparato digerente, e può portare alla formazione di piccoli fori nel nostro intestino (fenomeno noto come “sindrome della permeabilità intestinale”) che permettono alle piccole particelle di cibo non digerito di circolare nel flusso sanguigno. Questo provoca un’ulteriore infiammazione, in tutto il corpo. Questa infiammazione sopprime anche le cellule specializzate presenti nel tuo intestino e che sono progettate per assorbire le sostanze nutrienti. Questo può comportare  malnutrizione e una “carenza di nutrienti” – anche se sei in sovrappeso.

Alcuni ricercatori, inoltre, hanno osservato che per 1 persona affetta da celiachia (circa 172.197 di italiani – dati del 2014), ci potrebbero essere almeno sei o sette persone affette da “sensibilità al glutine”.

Mangiare glutine può provocare altre allergie

>> La sensibilità al glutine può determinare anche l’intolleranza al latte. Questo perché l’enzima di cui abbiamo bisogno per digerire il lattosio, cioè lo zucchero del latte, (un enzima chiamato “lattasi”), viene creato dalle cellule nel nostro intestino tenue, e queste cellule possono essere distrutte dall’infiammazione provocata da un’eccessiva assunzione di glutine.

>> Infine, la celiachia è determinata dal numero di anticorpi che fungono da marcatori presenti nelle feci o nel sangue. Il riferimento per la diagnosi della celiachia mediante un esame del sangue, è il numero di anticorpi, superiore a 30. Se viene fuori questo numero, o un numero superiore, c’è il rischio che ti venga diagnosticata la celiachia. Se il tuo valore, invece, è più basso, anche solo di 1 punto, tecnicamente non sei affetto da celiachia – ma sicuramente avvertirai tutti gli effetti dolorosi del glutine.

NOTA: Avere un valore elevato di proteina reattiva del sangue, non sempre significa essere affetti da celiachia, quindi è meglio consultare il medico ed effettuare una serie di test, prima di fare la diagnosi da soli.

Gli effetti portano a…

La tua reazione al glutine potrebbe non essere abbastanza grave da preoccuparti. Un po’ di gonfiore qui, un lieve gonfiore delle articolazioni là – non è un grosso problema, solo un po’ imbarazzante … giusto? Sbagliato.

Per un periodo di tempo (diciamo un paio di anni), i bassi livelli di infiammazione nel corpo iniziano a sommarsi. Anche se non si verificano effetti negativi immediati derivanti dal consumo di glutine (o le tue reazioni sono “tollerabili”), potresti provocare danni a lungo termine al tuo organismo.

Non dimenticare, ad esempio, che questa infiammazione potrebbe distruggere le cellule del tuo intestino, progettate per assorbire le sostanze nutrienti, che possono farti diventare grasso e affamato. E l’infiammazione cronica, in qualsiasi parte dell’organismo, ha effetti su tutto il corpo – l’infiammazione cronica è stata anche collegata alle malattie terminali, come il cancro e le malattie cardiache. Ogni boccone è importante.

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Nota di Mike: attenzione ai nuovi alimenti confezionati e trasformati “senza glutine” che sono sul mercato attualmente… Nella maggior parte dei casi, questi alimenti trasformati senza glutine, contengono semplicemente farine altamente raffinate, come la farina di riso, la farina di tapioca e l’amido di mais, che hanno effetti gravi sulla glicemia nel sangue e sui livelli di insulina. Molti prodotti alimentari trasformati “senza glutine” contengono anche livelli molto elevati di zucchero. Il cibo spazzatura è rimasto tale, anche se è “senza glutine”.

Leggi l’articolo relativo ai pericoli del pane senza glutine del mio amico Kelley Herring e la MIGLIORE alternativa per gustare un pane delizioso!

Si può CURARE un intestino danneggiato dal glutine?

È noto che il kefir (il kefir è generalmente più potente dello yogurt in termini di quantità di probiotici e varietà di ceppi) può avere un potente effetto curativo sull’apparato digerente, se usato regolarmente. Il kefir è generalmente senza lattosio al 99%, in quanto i microbi consumano la maggior parte del lattosio nel processo di fermentazione, rendendo il kefir uno dei prodotti lattiero-caseari a più alta digeribilità.

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Alla tua salute!

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Mike Geary è uno specialista certificato in nutrizione, personal trainer certificato da oltre 15 anni. Studia nutrizione e fitness da quasi 25 anni, da quando era un giovane adolescente. Mike è originario dello Stato del Pennsylvania, ma si è innamorato della vita di montagna e attualmente risiede sulle pittoresche montagne dello Utah. Mike è un avventuriero e quando non è impegnato con lo sci, la mountain bike, il trekking o il SUP sul lago, si diverte praticando paracadutismo, rafting, pilotando un aereo caccia italiano (davvero), facendo immersioni subacquee, praticando l'eliski e viaggiando in tutto il mondo, scoprendo culture diverse. All'età di 40 anni, Mike si sente più sano, più forte ed energico di quando ne aveva 20... Tutto grazie a uno stile di vita sano e ad una corretta alimentazione!

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